Questo sito web utilizza i cookie

Sul sito ci sono cookies tecnici e di terze parti profilanti per i quali abbiamo bisogno di un tuo consenso all'installazione. Leggi al nostra Cookie policy

News

Invalidità civile in primo piano

Rivalutate anche quest’anno le prestazioni agli invalidi civili. Il tasso provvisorio di perequazione per il 2018, rilevato dall’ISTAT, si è attestato a 1,1% per la gran parte dei pensionati.

Ma c’è una particolarità: l’indice di rivalutazione non è unico.

In particolare, alle prestazioni che sono denominate “pensioni” si applica il tradizionale tasso di inflazione ISTAT (indice delle famiglie di operai e impiegati – FOI) mentre ad alcune indennità ed assegni si applica il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale (indice di dinamica salariale), pari quest’anno rispettivamente allo 0,8% per gli assegni e allo 0,4% per le indennità.

La tabella che si riporta, dunque, indica il quadro aggiornato delle prestazioni e dei limiti di reddito per il 2017 e il 2018.

Per quanto riguarda i requisiti, per acquisire il diritto all’invalidità e all’assegno di accompagno, è cambiato qualcosa e allo stato attuale sono considerati invalidi tutti coloro affetti da minorazioni di vario tipo non riconducibili a causa di guerra, di servizio e di lavoro, che appartengono ad una delle seguenti categorie:

  • i cittadini di età compresa tra i 18 e i 65 anni affetti da menomazioni congenite o acquisite che comportano una riduzione della capacità di lavoro non inferiore ad 1/3;
  • i minori di 18 anni con difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età;
  • i cittadini con più di 65 anni non autosufficienti.

In base al grado d’invalidità riconosciuto, si possono ottenere i seguenti benefici:

  • il 33,33% (un terzo) è la soglia minima per essere considerato invalido ed avere diritto alle prestazioni protesiche e ortopediche;
  • il 46% consente all’invalido di ottenere l’iscrizione nelle liste speciali del collocamento obbligatorio;
  • il 74% è la soglia invece per ottenere l’assegno economico mensile di assistenza.

Riguardo ai cambiamenti va evidenziato, poi, che a decorrere dal 1 gennaio 2018 il requisito anagrafico minimo previsto per il conseguimento delle seguenti prestazioni:

  • assegno sociale,
  • assegno sociale sostitutivo della pensione di inabilità civile,
  • assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali,
  • assegno sociale sostitutivo della pensione non reversibile ai sordi,

è stato innalzato ad anni sessantasei rispetto ai sessantacinque previsti dalla legge istitutiva a cui va aggiunto l’incremento dell’aspettativa di vita. Pertanto le prestazioni suindicate potranno essere concesse al compimento dell’età di 66 anni e 7 mesi.

Sempre a decorrere dal 1 gennaio 2018 le seguenti prestazioni:

  • pensione di inabilità civile,
  • assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali,
  • pensione non reversibile ai sordi,

vengono concesse (posto il riconoscimento sanitario e sussistendo le altre condizioni socio economiche previste) a coloro di età non inferiore al diciottesimo anno e fino al compimento del sessantaseiesimo anno e sette mesi d’età.

Va, inoltre, precisato che resta confermato il previgente requisito anagrafico per coloro che compiono sessantacinque anni e sette mesi prima del 1 gennaio 2018, a prescindere dalla data della domanda di assegno sociale. Costoro, pertanto, qualora presentino domanda successivamente al 1 gennaio 2018, in caso di accoglimento, hanno diritto all’assegno con decorrenza del mese successivo a quello della domanda.

 

L’assegno di assistenza

Agli invalidi con età tra i 18 e 65 anni ed un grado di invalidità compreso tra il 74 e il 99%, spetta un assegno mensile di assistenza per 13 mensilità.

Per fruire dell’assegno – pari quest’anno a € 282,55 mensili – l’invalido deve essere disoccupato, residente in Italia e avere un reddito annuo personale (quello del coniuge non conta) che non superi un determinato limite (€ 4.853,29 per il 2018).

In presenza di queste condizioni, anche i cittadini stranieri, compreso gli extracomunitari se titolari di carta di soggiorno, possono ottenerlo.

Anche quest’anno i titolari di detta prestazione debbono presentare l’apposito modello on-line tramite il Caf, in cui debbono dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non svolgere attività lavorativa.

La dichiarazione va inviata all’INPS entro il 15 febbraio prossimo (salvo proroga) ed è essenziale per conservare il diritto all’assegno.

 

La pensione di inabilità

Spetta agli invalidi ai quali sia stata riconosciuta un’inabilità lavorativa totale e permanente del 100%.

L’importo è pari a quello stabilito per l’assegno di assistenza, ma le condizioni di accesso anche se al momento restano più facili, in quanto il limite di reddito annuo personale è molto più elevato (€ 16.664,36 per il 2018), c’è da augurarsi che detto limite reddituale non venga modificato dalla legge e resti sempre riferito solo al titolare della pensione non anche al coniuge.

 

L’indennità di accompagno

Questa prestazione è un sostegno economico che viene erogato alle persone che non sono in grado di camminare o di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita (mangiare, lavarsi, vestirsi ecc.). L’importo dell’indennità, pari a € 516,35 mensili, viene erogato per 12 mensilità.

È importante ricordare che detta prestazione viene concessa a prescindere dall’età e dalle condizioni economiche dell’interessato. Possono ottenerla a qualsiasi età, sia le persone meno abbienti che i benestanti.

Non è poi legata alla composizione del nucleo familiare, non è reversibile e non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorative.

È cumulabile con la pensione d’inabilità e con altre prestazioni spettanti per altre minorazioni civili ai ciechi e ai sordomuti.

Sono esclusi dal beneficio gli invalidi ricoverati gratuitamente presso strutture pubbliche. Ciò vale anche per i ricoveri in reparti di lungodegenza o di riabilitazione. Non hanno invece alcuna rilevanza i ricoveri per terapie contingenti o comunque di breve durata.

Chi è già titolare dell’indennità deve attestare la propria condizione di “non ricoverato” in via permanente, con una dichiarazione anch’essa da inviare all’Inps on-line tramite il Caf entro il 15 di questo mese (salvo proroga).

 

La maggiorazione delle prestazioni

Gli invalidi civili totali, i sordomuti e i ciechi civili assoluti, titolari della relativa pensione, di età pari o superiore a 60 anni possono ottenere una maggiorazione fino all’importo di € 643,86 mensili previsto per quest’anno (già vecchio “milione” di lire).

Il diritto a tale aumento per il 2018, è subordinato ai seguenti limiti di reddito:

  • pensionato solo (non coniugato) con redditi non superiori a € 8.370,18 annui;
  • pensionato coniugato con redditi propri non superiori a € 8.370,18 e redditi propri sommati a quelli del coniuge non superiori ad € 14.259,18 annui.

Ai fini del raggiungimento dei prescritti limiti di reddito si considerano non solo tutti i redditi soggetti all’IRPEF ma anche quelli esenti (esempio: la pensione di invalidità civile, la rendita INAIL ecc.) e quelli con ritenuta alla fonte (interessi bancari e postali, rendite da titoli di Stato ecc.)

In altre parole bisogna denunciare tutto eccetto i redditi provenienti da:

  • casa di abitazione;
  • pensione di guerra;
  • assegno di accompagnamento;
  • trattamento di famiglia;
  • sussidi erogati da Enti Pubblici senza carattere di continuità.

È opportuno, comunque, data la particolare materia e la procedura telematica adottata dall’INPS, rivolgersi agli uffici del Patronato 50&PiùEnasco e del Caaf 50&Più i quali gratuitamente e presenti su tutto il territorio nazionale, sono in grado di fornire ogni informazione e provvedere all’inoltro on-line della domanda e/o delle sopra citate dichiarazioni all’Istituto previdenziale.

 

 

 

 

LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI: IMPORTI E LIMITI DI REDDITO

Categorie

ANNO 2017

ANNO 2018

Importo mensile

 Limite di reddito annuo personale

 Importo mensile

 Limite di reddito annuo personale

Invalidi civili

 

 

 

 

 

 

assegno di assistenza

 €                          279,47

 €          4.800,38

 €                          282,55

 €              4.853,29

indennità di frequenza minori

 €                          279,47

 €          4.800,38

 €                          282,55

 €              4.853,29

pensioni di inabilità

 €                          279,47

 €        16.532,10

 €                          282,55

 €            16.664,36

Sordomuti

 

 

 

 

 

 

pensione

 €                          279,47

 €        16.532,10

 €                          282,55

 €            16.664,36

indennità di comunicazione

 €                          255,79*

NESSUN LIMITE

 €                          256,21*

 NESSUN LIMITE

Ciechi civili

 

 

 

 

 

 

pensione ciechi assoluti

 €                          302,23

 €        16.532,10

 €                          305,56

 €            16.664,36

pensione ciechi parziali

 €                          279,47

 €        16.532,10

 €                          282,55

 €            16.664,36

indennità ventesimisti

 €                          208,83*

NESSUN LIMITE

 €                          209,51*

 NESSUN LIMITE

assegno decimisti

 €                          207,41

 €          7.948,19

 €                          209,70

 €              8.011,78

Indennità di accompagnamento

 

 

 

 

 

 

 invalidi totali

 €                          515,43*

NESSUN LIMITE

 €                     516,35*

 NESSUN LIMITE

 ciechi assoluti

 €                          911,53*

NESSUN LIMITE

 €                     915,18*

 NESSUN LIMITE

Nota: gli invalidi totali, i ciechi assoluti e i sordomuti, con almeno 60 anni di età hanno diritto ad un aumento che porta l’assegno di pensione a 643,86 euro al mese se hanno un reddito annuo inferiore a 8.370,18 euro, elevato a 14.259,18 euro se coniugati.

* per il 2017 alle indennità e assegni (evidenziati in rosso) è stato applicato il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale pari al +1,35%;

   per il 2018 tale tasso è rispettivamente lo 0,8% per gli assegni e lo 0,4% per le indennità.

 

 

 

 

 

Documenti
    • Logo Pordenone Turismo
    • Logo Centro anch'io
    • Logo Camera commercio
    • Logo Pordenone With Love
    • Logo 50 e Più Enasco
    • Logo ConfidiFriuli
    • Logo EBT
    • Logo ARAG
    • Logo CATT FVG
    Associazione delle Imprese, delle attività professionali e del lavoro autonomo ASCOM - CONFCOMMERCIO
    Imprese per l'Italia della provincia di Pordenone